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i nostri spettacoli

Episodio teatrale ispirato alla Guerra Sociale – 90 a.C.

Siamo nel cuore della Penisola centro-meridionale, nel turbolento anno 90 a.C., quando gli Italici, uniti sotto un’unica causa, si ribellano a Roma per ottenere dignità e cittadinanza. Dopo la storica vittoria presso il fiume Toleno, guidata dal valoroso Publio Vettio Scatone, Pretor

Episodio teatrale ispirato alla Guerra Sociale – 90 a.C.

Siamo nel cuore della Penisola centro-meridionale, nel turbolento anno 90 a.C., quando gli Italici, uniti sotto un’unica causa, si ribellano a Roma per ottenere dignità e cittadinanza. Dopo la storica vittoria presso il fiume Toleno, guidata dal valoroso Publio Vettio Scatone, Pretore del popolo Marso, l'esercito italico gode di una breve tregua.

Il console Quinto Popedio Silone, riconoscendo il valore dei suoi uomini, concede cinque giorni di riposo. Durante questo tempo, Scatone si ritira nei boschi sacri del Fucino, in cerca di pace e riflessione. Ma la quiete è ingannevole: tra le ombre degli alberi si cela un'antica minaccia — un mostro leggendario, risvegliato dalla guerra, che il Pretore affronta con coraggio.

Nel mezzo della battaglia, Scatone salva Flavia, una giovane sacerdotessa di origine sannita, prigioniera della creatura. Tra i due nasce un sentimento profondo. Ma il loro amore è minacciato da un oscuro complotto: un centurione romano, spinto dalla gelosia, si allea con il figlio malvagio di Vulcano, dio del fuoco, e ordina ai suoi seguaci di rapire Flavia.

Colmo d’ira e determinazione, Scatone monta sul suo destriero Saetta e parte alla ricerca della sua amata. Il viaggio lo conduce fino alle viscere infuocate del Vesuvio, dove affronta mostri, demoni e traditori, in un'epica discesa negli abissi del mito.

Tra prove sovrumane e battaglie infernali, Scatone dimostra che la forza degli Italici non risiede solo nelle armi, ma anche nell’amore, nel coraggio e nella speranza di un futuro libero.

"Celestino V – Il Papa Eremita"

Un’opera dei pupi tra storia, spiritualità e memoria

La straordinaria vicenda dell’eremita Pietro Angelerio, poi divenuto papa Celestino V, rivive sulla scena attraverso la grande tradizione dell’opera dei pupi, patrimonio immateriale e orale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.

Una storia antica, eppure cap

"Celestino V – Il Papa Eremita"

Un’opera dei pupi tra storia, spiritualità e memoria

La straordinaria vicenda dell’eremita Pietro Angelerio, poi divenuto papa Celestino V, rivive sulla scena attraverso la grande tradizione dell’opera dei pupi, patrimonio immateriale e orale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.

Una storia antica, eppure capace di parlare al cuore del presente, portando con sé la forza epica del teatro di figura, il pathos della grande narrazione e la leggerezza poetica tipica della nostra tradizione scenica.

Lo spettacolo racconta la vita di un uomo straordinario: l’ascesa di Pietro del Morrone, eremita considerato santo dal popolo, la sua inaspettata incoronazione a L’Aquila come papa Celestino V, l’emissione della Perdonanza (oggi anch’essa patrimonio immateriale UNESCO), fino alla sua sofferta rinuncia al soglio pontificio, la fuga, e infine la morte drammatica a Fumone, in circostanze ancora oggi avvolte nel mistero.

Attraverso un processo creativo e immaginativo, la storia è stata trasformata in una drammaturgia originale, che conserva fedelmente i riferimenti storici, i personaggi reali e le tappe fondamentali della vicenda. La tecnica dell’opera dei pupi, qui utilizzata per la prima volta in questo contesto narrativo, dà vita a uno spettacolo unico nel suo genere.

Un’opera che non solo ha valore culturale e divulgativo, ma è anche capace di toccate corde profonde, suscitare emozione, riflessione e desiderio di conoscere.
Un racconto che custodisce e restituisce un capitolo fondamentale della memoria storica collettiva.



"Nicola – Il Santo della Gente"

Dal vescovo di Mira al Babbo Natale dei bambini

Dalla sua infanzia fino al viaggio in Terra Santa, passando per la lunga prigionia sotto l’imperatore Diocleziano, la storia di Nicola si fa leggenda. Un uomo che, attraverso altruismo, fede e miracoli, è diventato una delle figure più amate di tutti i tempi, so



"Nicola – Il Santo della Gente"

Dal vescovo di Mira al Babbo Natale dei bambini

Dalla sua infanzia fino al viaggio in Terra Santa, passando per la lunga prigionia sotto l’imperatore Diocleziano, la storia di Nicola si fa leggenda. Un uomo che, attraverso altruismo, fede e miracoli, è diventato una delle figure più amate di tutti i tempi, soprattutto dai bambini.

È lui, lo stesso Nicola che in una fredda notte lasciò in segreto un sacchetto di monete d’oro, per aiutare un padre in difficoltà che, per orgoglio, non avrebbe mai accettato l’elemosina dal vescovo di Mira. Un gesto silenzioso, potente, che ha attraversato i secoli trasformandosi nel simbolo del dono per eccellenza.

San Nicola e Babbo Natale: due nomi, un solo cuore.

Lo spettacolo porta in scena un racconto storiografico e teatrale, ispirato al libro di Elder sulla vera storia di Nicola, in una prima nazionale che debutterà sul prestigioso palco del Teatro Caniglia. Una produzione originale che unisce attori e pupi, in un intreccio scenico inedito, capace di emozionare grandi e piccoli.

Con 5 interpreti in scena e le calde note di un clarinetto dal vivo a guidare l’anima dello spettacolo, il pubblico sarà condotto in un viaggio tra storia e leggenda, miracoli e umanità, nel nome di un santo che ha fatto della generosità il suo destino.

"Orlando, l’onore perduto e il senno ritrovato"

Dal ciclo carolingio, liberamente ispirato a Boiardo e Ariosto

Tra amori impossibili, duelli infiniti e magie straordinarie, rivive sulla scena il più nobile tra i paladini: Orlando, primo cavaliere di Francia alla corte di Carlo Magno.

In un tempo di guerra e onore, Orlando abbandona i suoi do

"Orlando, l’onore perduto e il senno ritrovato"

Dal ciclo carolingio, liberamente ispirato a Boiardo e Ariosto

Tra amori impossibili, duelli infiniti e magie straordinarie, rivive sulla scena il più nobile tra i paladini: Orlando, primo cavaliere di Francia alla corte di Carlo Magno.

In un tempo di guerra e onore, Orlando abbandona i suoi doveri per inseguire un sogno d’amore: la bella e sfuggente Angelica. La sua passione, però, lo conduce alla rovina. Tradito dall’amore e accecato dalla gelosia, perde il senno, vagando tra le selve in una furia cieca e distruttiva.

A riportare equilibrio tra cuore e ragione è il suo fedele cugino, Astolfo, che intraprende una delle avventure più straordinarie mai narrate. Cavalcando il magico ippogrifo, affronta il potente Mago Atlante e le sue creature incantate, superando prove d’ingegno e coraggio. Giunge infine sulla luna, dove sono custodite tutte le cose perdute dagli uomini — tra queste, anche il senno di Orlando.

Con umiltà e dedizione, Astolfo raccoglie il senno in un’ampolla preziosa e torna sulla Terra. Lo offre a Orlando, che, annusandone il profumo, ritrova lucidità e nobiltà d’animo, tornando ad essere il paladino valoroso che tutti ammiravano.

"Il Duello per Angelica"

Rivalità d’onore tra Orlando e Rinaldo

Dopo aver messo in fuga le schiere dei pagani con il suo valore in battaglia, il prode Rinaldo si lancia alla ricerca del loro re, deciso a infliggere il colpo finale. Ma altrove, nelle selve misteriose, anche Orlando si trova impegnato in una missione altrettanto ardente: salv

"Il Duello per Angelica"

Rivalità d’onore tra Orlando e Rinaldo

Dopo aver messo in fuga le schiere dei pagani con il suo valore in battaglia, il prode Rinaldo si lancia alla ricerca del loro re, deciso a infliggere il colpo finale. Ma altrove, nelle selve misteriose, anche Orlando si trova impegnato in una missione altrettanto ardente: salvare la bella Angelica dalle grinfie di alcuni briganti.

Il destino intreccia i loro cammini: Rinaldo si imbatte in Orlando proprio mentre questi è al fianco di Angelica. È un attimo. Le parole si fanno aspre, i sospetti accesi, e tra i due cugini scatta un confronto senza pace. Offese, insulti e accuse d’amore volano come dardi, finché l’onore non può più tacere.

Sotto gli occhi increduli di Angelica, si scatena un duello furioso tra i due più valorosi paladini di Francia, non per gloria, non per re, ma per il cuore conteso della donna che ha rapito entrambi.

Tra spade scintillanti, colpi vibranti e orgoglio cavalleresco, l’amicizia si spezza, lasciando spazio alla gelosia e alla rivalità. Ma sarà proprio Angelica, con la sua astuzia, a cercare una via per sfuggire al destino che altri vogliono imporle.

Farsa comica dell’opera dei pupi

Tratto dalla tradizione delle antiche farse dell’opera dei pupi, questo spettacolo racconta le disavventure del povero Zizzerlino, finito in carcere per errore. Ma la sorte, a volte, sorride agli ingenui: graziato dal re, il nostro eroe esce di prigione pieno di buone intenzioni... e senza un soldo.

Fuori  i

Farsa comica dell’opera dei pupi

Tratto dalla tradizione delle antiche farse dell’opera dei pupi, questo spettacolo racconta le disavventure del povero Zizzerlino, finito in carcere per errore. Ma la sorte, a volte, sorride agli ingenui: graziato dal re, il nostro eroe esce di prigione pieno di buone intenzioni... e senza un soldo.

Fuori  incontra un vecchio amico, Gaetano, che gli ricorda un vecchio impegno: Zizzerlino deve sposare sua figlia! Ma come organizzare un matrimonio senza un soldo per il ricevimento?

Ecco l’idea bizzarra di Gaetano: “Fatti coraggio, e se riesci a passare una notte intera nella grotta dei demoni, ti regalo la dote!”. Zizzerlino, tra il disperato e l’incosciente, accetta la scommessa. E lì, tra fantasmi, serpenti, diavoli ballerini e creature mostruose, si svolge una notte di paura, comicità e colpi di scena.

Uno spettacolo divertente, popolato da personaggi buffi e strampalati, che fa ridere bambini e adulti, rievocando la funzione comica delle farse che da secoli accompagnano con leggerezza e ironia le gesta epiche dell’opera dei pupi.

Un viaggio tra l’assurdo e il grottesco,

tra risate e tradizione.

Tra Spade e Parole – Storie di popoli, passioni e libertà
Uno spettacolo di teatro d’arte popolare
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Tra Spade e Parole – Storie di popoli, passioni e libertà

Uno spettacolo di teatro d’arte popolare
con pupi, musica arcaica, canto e narrazione
in collaborazione con Cuntaterra

Tra battaglie, giuramenti, inganni, ardimenti e passioni, prende vita uno spettacolo che intreccia i diversi registri espressivi del teatro d’arte popolare: epico, c

Tra Spade e Parole – Storie di popoli, passioni e libertà

Uno spettacolo di teatro d’arte popolare
con pupi, musica arcaica, canto e narrazione
in collaborazione con Cuntaterra

Tra battaglie, giuramenti, inganni, ardimenti e passioni, prende vita uno spettacolo che intreccia i diversi registri espressivi del teatro d’arte popolare: epico, comico, poetico e tragico. Una narrazione viva, profonda e coinvolgente, capace di emozionare e far riflettere.

Al centro, i grandi temi universali: giustizia sociale, uguaglianza, libertà, amore per la patria, indissolubilmente legato a un senso di fratellanza tra i popoli. Un racconto che attraversa la memoria, la mitologia e la storia, restituendo voce a un tratto fondamentale – e spesso dimenticato – della nostra identità collettiva.

La messinscena nasce da un intenso lavoro di ricerca storico-culturale, unito a una profonda attività di scrittura, composizione e creazione artigianale. Ne scaturisce una drammaturgia originale, fedele sia all’estro creativo della tradizione orale che alla verità filologica dei fatti storici.

Per la prima volta, si incontrano sulla scena:

  • il teatro di figura con i suoi pupi
  • la narrazione teatrale
  • la musica dal vivo con strumenti arcaici
  • e la tecnica del canto epico-popolare,
    in una collaborazione speciale con Cuntaterra.

Il risultato è uno spettacolo unico nel suo genere, capace di parlare al pubblico di ogni età con linguaggi antichi e attuali, tra stupore visivo, forza del racconto e vibrazione sonora.

Un’esperienza immersiva tra tradizione e visione,

dove il teatro torna a essere voce del popolo e della memoria.


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