produzione: ART. G. BOTTA PUPI ITALICI
testo e drammaturgia: GIROLAMO BOTTA E ALESSANDRA GUADAGNA
scenografie e costruzione pupi: GIROLAMO BOTTA
manovra dei pupi: GIROLAMO BOTTA E ALESSANDRA GUADAGNA
musiche pianino: DILETTA BOTTA
90 a.c. durante la guerra sociale nei luoghi della penisola centro meridionale.
Dopo la battaglia del Toleno, vinta dagli Italici sotto il comando di Publio Vettio Scatone Pretore del popolo Marso, per festeggiare la vittoria della battaglia, il console Italico Q. P. Silone concede ai soldati 5 giorni di pausa dalla guerra.
Scatone passeggia nei boschi del fucino e si avventura in una lotta contro il mostro legendario e affronta con audacia l'irruenza dei legionari romani.
Scatone salva Flavia e si innamora, ma un perfido centurione escogita un piano con il malvagio figlio di Vulcano e ordina ai suoi seguaci di rapire l'amata Flavia.
Scatone scatena la sua ira e si avventura con il suo destriero Saetta nelle viscere del Vesuvio, si batte con tenacia e coraggio contro mostri, uomini e demoni che ostacolano il suo cammino per salvare il suo amore.
Produzione: PUPI ITALICI - TSA ENTE REGIONALE - DIOCESI SULMONA-VALVA testo e drammaturgia: GIROLAMO BOTTA E ALESSANDRA GUADAGNA
narrazione e cunto: GIROLAMO BOTTA scenografie e costruzione pupi: GIROLAMO BOTTA
manovra dei pupi: GIROLAMO BOTTA E ALESSANDRA GUADAGNA musiche dal vivo: VALENTINO DI MAULO
La storia dell'eremita Pietro Angelerio raccontata attraverso la grande tradizione dell’opera dei pupi (patrimonio immateriale e orale dell’umanità Unesco).
Una storia antica ma capace di parlare al cuore del presente, con tutta la forza, il pathos e al tempo stesso la leggerezza di un’opera teatrale.
Ad essere raccontata è la vicenda dell’eremita Pietro del Morrone considerato un uomo santo poi incoronato ad Aquila come papa Celestino V, l’emissione della bolla chiamata Perdonanza
(patrimonio immateriale Unesco), la rinuncia del papato, la sua fuga e la morte avvenuta a Fumone.
Tutta la vicenda è stata adattata teatralmente, con un processo creativo e di fantasia da cui nasce una drammaturgia inedita, in cui ci si è comunque attenuti con assoluta fedeltà nel riportare personaggi e passaggi storici realmente accaduti.
Il teatro di figura e la tecnica del Cunto per la prima volta dà vita ad uno spettacolo unico nel suo genere, in cui si racconta un tratto fondamentale della memoria storica collettiva.
Tale storia rappresentata con l'opera dei pupi, oltre ad avere un valore culturale e di facile apprensione susciterà curiosità nel conoscerla.
REGIA E DRAMMATURGIA - Alessandra Guadagna e Girolamo Botta NARRATORE E ATTORE - Cristian Zulli
MANOVRA E RECITAZIONE DEI PUPI - Alessandra Guadagna e Girolamo Botta
SCENOGRAFIE E COSTRUZIONE DEI PUPI - Girolamo Botta ALLE NOTE - Luca Giardino
PRODUZIONE - Pupi Italici / Eric Elder
Fondali monocromatici a richiamare i colori del mare e giochi di ombre a fare da sfondo alla rievocazione storica della vita di san Nicola in uno spettacolo fortemente innovativo dove la tradizione incontra la modernità.
Oltre dodici mesi di lavoro per realizzare un’idea che viene da lontano. Dall’Illinois (USA), dove lo scrittore americano Eric Elder ha immaginato l’inedito incontro tra il suo libro St Nicholas the Believer e l’antica arte dei pupi italici, quelle marionette di Sulmona
Nicola, dalla sua infanzia al viaggio in Terra Santa, per ripercorrere le tappe di una vita che diventa leggenda dove alla lunga prigionia per mano dell’imperatore Diocleziano segue la storia di altruismo e umanità che tra buone azioni e miracoli’ lo ha trasformato nel santo più amato dai bambini. Babbo Natale e San Nicola, due nomi per un solo uomo, quello stesso Nicola che una notte lasciò in dono un sacchetto di monete al padre per aiutare il genitore che mai avrebbe accettato per orgoglio soldi dall’allora vescovo di Mira. Eppure questo sarà solo uno degli spunti di uno spettacolo storiografico, che dalle pagine del libro di Elder dedicato alla vera storia di Nicola, arriva nella prima nazionale sul palco del Caniglia con attori e pupi a calcare scene inedite.
5 persone per uno spettacolo che promette grandi emozioni grazie anche alle calde note del clarinetto che accompagna la rappresentazione.
REGIA E DRAMMATURGIA - Girolamo Botta e Marcello Sacerdote
NARRAZIONE E MUSICHE IN SCENA - Marcello Sacerdote
MANOVRA E RECITAZIONE DEI PUPI - Alessandra Guadagna e Girolamo Botta
SCENOGRAFIE E COSTRUZIONE DEI PUPI - Girolamo Botta
ASSISTENTE TECNICO DI SCENA - Cristian Zulli
PRODUZIONE - Pupi Italici / Cuntaterra / Teatro Stabile D'Abruzzo
La storia della prima vera nascita d’Italia,
raccontata attraverso la grande tradizione dei pupi, del cunto e della musica popolare.
Una storia antica ma capace di parlare al cuore del presente, con tutta la vitalità di un’opera teatrale.
Lo spettacolo narra la vicenda della Guerra Sociale avvenuta nel 91-88 a.C., che vide contrapposti diversi popoli italici della penisola contro la Repubblica romana, alla quale venivano rivendicati la cittadinanza e il riconoscimento dei diritti fondamentali. Gli Italici - tra cui Marsi, Sanniti, Peligni, Marrucini, Vestini, Frentani, Lucani, Campani, Piceni e diversi altri - si organizzarono e allearono, dando vita a una vera e propria nazione che nella loro lingua chiamarono Viteliu, ovvero Italia.
Tra battaglie, giuramenti, inganni, ardimenti e passioni, uno spettacolo che alterna i differenti registri espressivi - epico, comico, poetico e tragico - propri del teatro d'arte popolare.
Ne emergono i temi della giustizia sociale, dell'uguaglianza, della libertà, dell'amore per la patria profondamente connesso a quello per la fratellanza tra i diversi popoli.
La messinscena è frutto di un'intensa attività di ricerca storico/culturale, unita al lavoro di creazione
artigianale, scrittura e composizione, da cui scaturisce una drammaturgia inedita, fedele all’estro della
fantasia quanto alla verità filologica della storia.
Teatro di figura, narrazione e musica si incontrano e danno vita per la prima volta a uno spettacolo unico nel suo genere, in cui si racconta un tratto fondamentale - e spesso sconosciuto – della memoria storica collettiva.
Produzione: PUPI ITALICI
Testo e drammaturgia: GIROLAMO BOTTA E ALESSANDRA GUADAGNA Narrazione e Cunto: GIROLAMO BOTTA
Scenografie e costruzione pupi: GIROLAMO BOTTA
Manovra pupi: GIROLAMO BOTTA, ALESSANDRA GUADAGNA, BESIR Musiche dal vivo: DILETTA BOTTA
Un classico dalle gesta dei Paladini di Francia, i protagonisti sono Orlando e Rinaldo i due primi paladini alla corte dell’imperatore Carlo Magno.
Rinaldo dopo aver tratto in fuga i pagani va alla ricerca del loro re, mentre Orlando si ritrova nel salvare la sua amata Angelica dalle grinfie di alcuni briganti.
Ad un certo punto Rinaldo incontra Orlando insieme ad Angelica e dopo insulti e offese scatta il duello tra i due cugini per contendersi l’amore di Angelica.
Titolo: ZIZZERLINO, UNA NOTTE NELLA GROTTA DEI DEMONI. Produzione: ART. G .BOTTA
Testo e drammaturgia: ALESSANDRA GUADAGNA - GIROLAMO BOTTA Manovra dei pupi: GIROLAMO BOTTA - ALESSANDRA GUADAGNA Musiche da pianino: DILETTA BOTTA Durata: 50 minuti. Età: 5 anni in su.
La farsa è un genere di opera teatrale la cui trama è basata da personaggi stravaganti.
Nell'opera dei pupi Italici Zizzerlino (Abruzzese) e Peppe Nappa (Siciliano) sono due compari che si incontrano nella città di Sulmona.
Zizzerlino, quello poco più' furbo rispetto a Peppe Nappa, riesce sempre ad uscirne vittorioso durante le loro avventure.
Nelle farse dei Pupi Italici ci sono anche dei personaggi come Pulcinella, Concettina, Gaetano e tanti altri.
ZIZZERLINO, UNA NOTTE NELLA GROTTA DEI DEMONI
Ogni anno il Re dona l’amnistia ad un solo detenuto, purtroppo Zizzerlino si trova in prigione per uno sbaglio giudiziario e questa volta fortunatamente riesce ad ottenere questa grazia.
Una volta fuori prigione la figlia di Zizzerlino deve sposarsi, ma il povero sventurato non ha nessuna dote per potere affrontare le spese del banchetto.
Egli, quindi, chiede un prestito in denaro a suo compare Gaetano, che invece di accontentarlo gli propone un patto.
Zizzerlino doveva trascorrere una notte intera nella grotta dei demoni, cosi’lui gli avrebbe dato i soldi che chiedeva.
Dopo mille peripezie e avventure divertenti Zizzerlino riesce a passare la lunga notte, affrontando fantasmi, serpenti e demoni.
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